Se la morte è un evento che da sempre accomuna tutta l’umanità, lo stesso non si può dire dei riti e delle tradizioni adottate per celebrarla e affrontarla. La preparazione e la vestizione della salma, la cerimonia e la sepoltura sono tutti passaggi simbolo che accompagnano la morte e possono variare a seconda degli usi e delle credenze religiose. Un esempio è il funerale buddista, ricco di momenti rituali precisi e molto significativi. Scopriamoli assieme.
La preparazione della salma
Nella religione buddista il rito funebre è concepito come un momento di trasformazione, durante il quale si passa al ciclo successivo, più consapevole e profondo. Per i buddisti, la morte rappresenta un nuovo inizio.
La prima fase del rito funebre buddista riguarda la salma del defunto. Essa deve essere esposta al sole per circa tre giorni, in modo da permettere all’anima di lasciare il corpo terreno. Trascorse le settantadue ore, la salma viene affidata alle cure del sogiya, un monaco buddista.
Attraverso alcune carezze, il sogiya aiuterà lo spirito a lasciare la Terra, dopodiché si occuperà di lavare con delicatezza la salma e di posizionarla in posizione fetale, con le mani sotto la guancia, e di coprirla con un lenzuolo bianco.
Infine, accanto al corpo verrà lasciato un coltello, in modo che il defunto possa proteggersi dagli spiriti maligni.
La cerimonia funebre buddista
Una volta che la salma è pronta, la stanza viene allestita con candele profumate e incensi, in modo da creare l’ambiente perfetto per la veglia funebre. La veglia dura una notte intera, durante la quale amici e parenti possono dare l’ultimo saluto al defunto e omaggiarlo con offerte e preghiere. Inoltre, per tutta la durata della veglia, sarà presente un monaco che reciterà invocazioni e preghiere.
Al termine, la salma viene depositata in un feretro di legno di cipresso e possibilmente non verniciato. Nel feretro viene anche deposto il rosario buddista, composto da 108 perline, che rappresentano i mantra buddisti, e delle bamboline.
Prima di celebrare la cerimonia, nella stanza viene posizionata una statua di Buddha, mentre per tutta la cerimonia verranno bruciate delle bacchette di incenso. La cerimonia è affidata a un monaco, che ha il compito di recitare una “scaletta” precisa di preghiere e di leggere degli estratti dai testi sacri.
La cerimonia si conclude con un colpo di gong e una benedizione finale, a cui seguirà la cremazione del corpo. Quest’ultima sembra essere infatti la scelta più scontata per la religione buddista, anche se non è obbligatoria. Dopo la cremazione, le ceneri vanno deposte in un’urna e custodite in cappelle funerarie, in quanto è severamente proibita la loro dispersione.